Nei suoi progetti, Tina Kolenik utilizza il corpo come spazio dei significati, come campo metodologico e, sì, anche come campo di battaglia, su cui si scontrano varie forze culturali e sociali, e ultimamente anche politiche. Nell’arte il corpo nudo rappresenta ancora una trasgressione, una violazione in senso sociale: viola e allo stesso tempo dirige lo sguardo oltre il noto, il consolidato, il consentito. 

Blaž Lukan, dalla prefazione “Razkošje kože” (‘Il lusso della pelle’) al libro di Tina Kolenik, Koža kot kostum (‘La pelle come costume’), 2017

Curatore: Vesna Pajić

Allestimento grafico: Saša Kuder

Traduzioni: Jasmin Franza

Tecnica: Deni Bordon, Toni Bracanov

Stampa: Color Print